A Enna un convegno sulla Salute con i pensionati della Cisl, l'Università Kore e l'ASP

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01/08/2024



Sviluppo della Sanità e del Welfare nel territorio di Enna

Il Sindacato dei pensionati FNP Cisl, l'Università Kore di Enna, l'ASP4 di Enna e rappresentanza di studenti universitari si sono incontrati per discutere sulle prospettive di un possibile sviluppo della salute come 'bene comune' e dell'assistenza sanitaria nel territorio, esaminandone le principali componenti: le cure mediche, i bisogni di assistenza, le frontiere della telemedicina e la medicina del territorio. Sono emersi interessanti possibilità di sviluppo e di collaborazione fra componenti sociali, fra cui il Sindacato, sanitarie con l'Asp e di ricerca, con l'università.

Il recente convegno sulla sanità in Sicilia ha ispirato un nuovo approccio al dialogo che potrebbe rivoluzionare l'intera regione. Cataldo Salerno, presidente dell'Università Kore sottolinea l'importanza di coinvolgere Università, autorità sanitarie e sindacati per affrontare le sfide del settore in modo olistico. Questo modello, secondo Salerno, potrebbe essere replicato a livello nazionale.

Rosolino Ricotta e Carmela Petralia della Fnp Cisl Agrigento-Enna-Caltanissetta e Rosanna Laplaca della Cisl Sicilia si uniscono all'appello per un dialogo aperto e collaborativo, annunciando la diffusione del modello anche in altre province siciliane. L'università viene vista come un attore chiave in questo processo di cambiamento sociale e politica sanitaria.
Emilio Didonè della Fnp Cisl nazionale sottolinea l'importanza di preservare i valori fondanti del Servizio Sanitario Nazionale, mentre Maria Rosaria Aquilone della Fnp Cisl Sicilia parla di un obiettivo comune da raggiungere attraverso l'unione delle istituzioni coinvolte nella tavola rotonda.
Infine, i direttori dei dipartimenti dell'Unikore, Roberta Malaguarnera e Adriano Schimmenti, enfatizzano l'importanza di sviluppare una visione condivisa della sanità che includa la formazione di nuove figure professionali del settore.
Questo modello di dialogo multilaterale potrebbe rappresentare un passo significativo verso un sistema sanitario più inclusivo ed efficiente non solo in Sicilia, ma potenzialmente in tutto il Paese.