Iniziative
06/06/2024
Il linguaggio e la sua pericolosità al centro del convegno della Fnp Cisl Sicilia svoltosi all’istituto Crispi di Palermo
Oggi più che mai le parole sono pietre che vengono scagliate in tutti i contesti, dai social al quotidiano, con rischi sempre maggiori. Le discriminazioni, il bullismo, i pregiudizi passano infatti da una crescente violenza verbale che attraverso i mezzi di comunicazione di massa colpisce soprattutto i soggetti più fragili. Per arginare questo fenomeno servono strumenti culturali, sociali ed educativi, che siano adottati a partire dalle scuole. Questi i temi trattati nel corso del convegno della Fnp Cisl Sicilia su “ Uso e abuso delle parole: la violenza tra reale e virtuale incontro/dibattito intergenerazionale” svoltosi all’istituto “Damiani Almeyda-F. Crispi” di Palermo. Sono intervenuti, fra gli altri, la coordinatrice Politiche di Genere Fnp Cisl Sicilia, Giovanna Badalamenti, la segretaria generale Fnp Cisl Sicilia, Rosaria Aquilone, la professoressa Graziella La Russa, Dirigente dell’istituto scolastico “Damiani Almeyda/Francesco Crispi” di Palermo, Rosanna Laplaca, segretaria regionale Cisl Sicilia, Eva Santangelo, coordinatrice nazionale Fnp Cisl. Il manifesto del convegno è stato realizzato dal professore Federico Lupo con la classe VH del liceo artistico Damiani Almeyda.
“Abbiamo organizzato questo convegno perché riteniamo che sia un tema intergenerazionale urgente e preoccupante - ha dichiarato la segretaria generale Fnp Cisl Sicilia Rosaria Aquilone - che riguarda l’uso e l’abuso delle parole. Il nostro contributo è volto ad un’azione di prevenzione e di sensibilizzazione verso la cura delle parole, attente alla parità di genere, al rispetto delle differenze, alla gestione delle relazioni e dell’affettività, per cercare di contrastare, in tal senso. Occorre tessere reti con il coinvolgimento e la partecipazione di tutte le componenti della società civile, delle rappresentanze sociali e sindacali, di tutte le alleanze educative, dalla famiglia alla scuola ai media. Bisogna promuovere l’uso consapevole di parole inclusive e rispettose, contrastando quelle dominanti che utilizziamo tutti i giorni, parole spesso tossiche e violente nella comunicazione reale e virtuale”.